Il ciclo di conferenze presso l’Università de L’Avana durante il quarto giorno della Settimana è proseguito con una affascinante lettura del rapporto fra “Letteratura e scienza” visto attraverso gli scritti di grandi letterati e scienziati italiani, quali Galileo Galilei, Dante Alighieri, Giacomo Leopardi, Anna Maria Ortese e Italo Calvino. La conferenza è stata tenuta dal Professore Nunzio Allocca dell’Università La Sapienza di Roma, dinanzi a un folto pubblico, tra cui molti studenti della Facoltà di Arte e Lettere.
Presso la Casa Pedroso, storico edificio dove è situato l’ufficio dell’Historiador dell’Avana, Eusebio Leal, il giornalista Pedro de la Hoz, Vice Presidente dell’UNEAC (Unione Nazionale degli Scrittori e degli Artisti di Cuba), ha tenuto la conferenza dedicata a Claudio Abbado, condividendo con il pubblico presente, tra appassionati, specialisti e studiosi, ricordi e immagini del periodo trascorso a Cuba dal nostro direttore d’orchestra.
Nel pomeriggio sono proseguite le attività sportive legate all’inclusione delle persone diversamente abili con un’esibizione di karate presso il Centro Jesús Montane Oropesa. L’iniziativa rientrava nel progetto sportivo, culturale e ricreativo italo-cubano “Nuova vita” realizzato con la supervisione del maestro Francesco Mascaretti della A.S.D. Islagrande UISP L’Aquila (Italia) e del maestro Luis Alberto Pérez Rodriguez della Federazione cubana di karate-do.
La quarta giornata della Settimana si è conclusa all’insegna della musica antica, con il concerto “Lo stile italiano: le cantate nel Vecchio e nel Nuovo Mondo in epoca coloniale” tenuto presso la suggestiva chiesa di San Francisco de Paula dal complesso di musica antica Ars Longa, un ensemble che Claudio Abbado aveva contribuito a lanciare nel ‘mondo occidentale’. La performance è stata preceduta da un’interessante introduzione a cura di due studiosi italiani, la professoressa Silvana Cirillo dell’Università La Sapienza di Roma e il professor Giorgio Monari, esperto di storia della musica che collabora con alcune Università italiane, tra cui la Gregoriana e la Sapienza. Nella loro presentazione sono stati illustrati gli elementi che hanno portato lo stile italiano della cantata nel lontano continente americano, facendolo prosperare.